Giorgia Bruno, soprano
Giovanna Gallelli, soprano
Ulrike Pranter, violoncello
Chiara Tiboni, clavicembalo
Programma
Giacomo Carissimi
Plorate, aria da Jephte per voce sola e b.c.
Incipite, aria da Jephte per voce sola e b.c
Exulta gaude filiae sion, Sacri concerti Musicali, Roma, 1625, per due voci e b.c.
Claudio Monteverdi
Laudate Dominum, in Selva morale et spirituale, Venezia, 1641, per voce sola e b.c.
Jubilet, in Selva morale et spirituale, Venezia, 1640, per voce sola e b.c.
Pulchra es, in Vespro della Beata Vergine, Venezia 1610, per due voci e b.c.
Michele Sganga
“Surretix Christus”, per due soprani, clavicembalo e violoncello
Alessandro Melani
Salve, Mater regina, da Litanie per la Beata Vergine, per due voci e b.c.
Alessandro Scarlatti
Quando corpus morietur, in Stabat mater per due voci e b.c.
Mia Speranza, da La Giuditta 1693, per due voci e b.c.
Il concerto è dedicato al tema portante del Giubileo, la Speranza. Saranno eseguiti brani di grandi maestri del Barocco romano: Carissimi, Melani, Monteverdi e Scarlatti. Si è voluto inserire anche un brano di autore contemporaneo, Michele Sganga, commissionatogli per l’occasione.
Il “Surrexit Christus” di Michele Sganga, per due soprani, clavicembalo e violoncello, si concentra in particolare su due dei noti versetti dell’inno liturgico “Victimae Paschali Laudes”, tanto caro alla tradizione cristiana. La composizione fonde il rigore formale dei maestri seicenteschi con un linguaggio moderno, esplorando le tensioni tra sacro e umano. Pur nella brevità del gesto musicale, l’intento è quello di riattivare il senso del sacro nella contemporaneità, come in altre opere di Sganga basate su testi sacri, ad esempio il suo “Magnificat” per soprano, tromba e pianoforte.