Reading dalla Fiabe Italiane di Italo Calvino
LUCIA MASCINO – STEFANO FRESI
e con GIACOMO VEZZANI, MARIA CECILIA BERIOLI, LUCA RANIERI
LUCIA MASCINO - STEFANO FRESI, voci narranti
LUCA RANIERI viola
MARIA CECILIA BERIOLI violoncello
GIACOMO VEZZANI live electronics, sound engineer
*Selezione dalle “Fiabe Italiane” di Italo Calvino
Selezione e scelta dei testi Teresa Azzaro - Lucia Mascino
Drammaturgia sonora Giacomo Vezzani
Per i 40 anni dalla morte di Italo Calvino (1985 – 2025 I Concerti nel Parco, ripropone “Giovannin senza Paura” uno spettacolo che mette in scena alcune delle celeberrime “Fiabe Italiane” di Italo Calvino
A fine anni ’50 Giulio Einaudi affida a Calvino un’impresa pazzesca: riportare dal dialetto nel suo italiano immaginifico alcune delle più belle fiabe regionali italiane dalle Alpi alla Sicilia. Calvino si buttò con entusiasmo in quella impresa, e l’opera divenne comprensibilmente un must della letteratura italiana del novecento, per l’infanzia ma non solo. Infatti sono storie iconiche che non hanno età, dall’immutato fascino, dirette a grandi e piccoli, bambini ed adulti.
È stata operata una piccola selezione, delle oltre duecento fiabe che Calvino ha trascritto, scegliendo tra note e meno note, tra le altre i titoli “ L’Orco con le penne”, “Cecino e il bue”, Le nozze di una Regina e di un Brigante”, “Giovannin senza paura”, che dà un’idea della ricchezza e potenza emozionale di questo ricco patrimonio popolare, e che ci riporta e fa riscoprire le nostre radici, più profonde da nord a sud.
Per interpretare queste “Fiabe” sono stati scelti due dei nostri attori più amati e seguiti dal grande pubblico, Stefano Fresi e Lucia Mascino, perfetti come physque du rôle , nei panni dei principali personaggi delle Fiabe narrate…
La sezione musicale, che sosterrà musicalmente il percorso narrativo immaginato ad hoc come interazione con il testo, sulla dinamica emozionale delle singole fiabe, sarà un mix di musica dal vivo e live electronics.
con musiche, tra gli altri, di Johann Sebastian Bach, Arcangelo Corelli, Michael Nyman, Philip Glass
Italo Calvino (dall’ Introduzione di Italo Calvino alle “Fiabe Italiane”)
“Ogni poco mi pareva che nella scatola magica che avevo aperto, la perduta logica che governa il mondo delle fiabe si fosse scatenata, ritornando a dominare sulla terra.
Ora che il libro è finito, posso dire che non è stata un’allucinazione, una sorta di malattia professionale. E’ stata piuttosto una conferma di qualcosa che già sapevo in partenza, quel qualcosa cui prima accennavo, quell’unica convinzione mia che mi spingeva al viaggio tra le fiabe, ed è che io credo questo:
le fiabe sono vere.
Sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine sino a noi;
sono il catalogo dei destini che possono darsi ad un uomo ed a una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto è il farsi d’un destino:
la giovinezza, dalla nascita che sovente porta con sé un auspicio o una condanna, al distacco dalla casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano.
Ed in questo sommario disegno tutto: la drastica divisione dei viventi in re e poveri, ma la loro parità sostanziale, la persecuzione dell’innocente e l suo riscatto come termini d’una dialettica interna ad ogni vita: l’amore incontrato prima di conoscerlo e poi subito sofferto come bene perduto;
la comune sorte di soggiacere ad incantesimi , cioè d’essere determinato da forze complesse e sconosciute, e lo sforzo per liberarsi ed autodeterminarsi inteso come un dovere elementare, il liberarsi liberando; la fedeltà ad un impegno e la purezza del cuore intese come virtù basilari che portano alla salvezza e al trionfo; la bellezza come segno di grazia, ma che può essere nascosta sotto le spoglie d‘umile bruttezza come un corpo di rana, e soprattutto la sostanza unitaria del tutto, uomini, bestie, piante, cose, l’infinita possibilità di metamorfosi di ciò che esiste.”
Produzione I Concerti nel Parco - Prima assoluta