Il "Washington Post" ha recentemente scritto di lui: "Andrea Padova trasforma il suono in poesia. Il suo virtuosismo, dispiegato con sensibilità, risuona ad ogni battuta...".
Studia pianoforte con Vincenzo Vitale, Aldo Ciccolini ed Eric Larsen, composizione con Gino Marinuzzi e Franco Donatoni e si diploma all’Accademia di S. Cecilia di Roma.
È ospite regolare di prestigiose istituzioni europee ed americane. Solo nella scorsa stagione ha suonato a New York, Washington, Chicago, Los Angeles, San Francisco, Montreal, Nancy, Aix-en-Provence, Koeln, Stuttgart, Mainz, Maastricht, Graz, Lisboa, Roma, Firenze, Milano.
Andrea Padova incide per Stradivarius. I suoi dischi hanno ottenuto riconoscimenti da storici del pianoforte come Harold C. Schonberg, che gli ha riconosciuto "una forte personalità, convinzione, libertà, stile".
La sua incisione delle “Fantasie” di Bach è stata segnalata dalla rivista "CD Classica" come uno dei tre migliori dischi pianistici del 1997, insieme con quelli di Andras Schiff e Murray Perahia.
Nel 2005 il suo disco dedicato a Ferruccio Busoni è salutato con entusiasmo dall’autorevole rivista “Gramophone”: "He creates some of the same dark, sustained, organ-like tone that marks Rubinstein's hypnotic 1934 recording...An ideal advocate for Busoni”.
Con il cd “Landscape in Motion” (Stradivarius - 2006) Andrea Padova si presenta nella duplice veste di compositore ed interprete, proponendo brani per pianoforte solo, “in un linguaggio magicamente sospeso fra il rigore della musica classica, l'energia del jazz e la spontaneità della musica d’oggi” (Premio “Le Veneri” 2006).
Dopo il suo recente concerto alla Merkin Hall, il "New York Times" ha recensito con entusiasmo le sue composizioni più recenti: “Padova scrive in uno stile accessibile e scorrevole. “Across the Border Line” comincia con una melodia attraente e luminosa su un basso mormorato ed evolve in un tuonante pezzo da concerto.
“Stream" si sviluppa allo stesso modo: inizia con un ripple cromatico jazz e finisce con un’esplosione lisztiana. E “Highways” ha un carattere vivace che suggerisce un inseguimento automobilistico filmato e proiettato all’indietro al doppio della velocità” (Allan Kozinn).
Di recente ottiene significativi riconoscimenti anche come interprete chopiniano (“chaleureux, inspiré, portait sur son visage-même l’expression de son lyrisme” … “uno Chopin limpido e nel contempo ispirato,virtuoso eppur sempre profondo”).
A marzo 2008 è uscito il suo secondo CD da compositore, “Notes posted on the refrigerator”,
che ha avuto lusinghiere critiche dalla critica specializzata.
Nell’ottobre 2008 debutterà al Teatro alla Scala con l’Orchestra Sinfonica del Teatro con l’interpretazione del Concerto n. 2 di Chopin.
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Andrea Padova suona a I Concerti nel Parco il 26 luglio