Visto un clown, visti tutti?
Gli Okidok dimostrano che non è così.
Due clown mesi a nudo, del tutto diversi dal solito. Persi nel loro universo. Aspettando non Godot ma di dare un senso alla loro serata e nel farlo, divertire il pubblico accorso.
Due clown nuovi, con un uso minimalista di trucco e costumi, utilizzo sapiente e virtuoso di tecniche del corpo, espressioni facciali, uso dello spazio, composizione delle relazioni fra i personaggi e con il pubblico, senso del timing.
Una comicità poetica e esilarante al tempo stesso, creata solo con le discipline più varie del circo come equilibrismo e acrobazia.
Xavier Bouvier e Benoit Devos si sono formati all’Ecole Lassaad, una scuola di teatro, nata dopo dieci anni di collaborazione di Lassaad con Jacques Lecoq a Parigi. E all’École Nationale du Cirque a Montreal, ricevendo così una formazione completa di circo e teatro che li ha portati a trionfare al Festival du Cirque de Demain di Parigi e ad essere considerati fra i più interessanti esponenti della nuova clownerie internazionale.
Moderni e raffinati ma estremamente popolari. Clown da quasi un quarto di secolo, gli Okidok nell’ultimo decennio hanno presentato i loro spettacoli oltre 600 volte in una trentina di nazioni. Materia, quindi, che padroneggiano da cima a fondo mostrando una straordinaria sicurezza nei propri mezzi. E che funziona ovunque, perché l’unica lingua che parlano è un divertentissimo gramelot funzionale all’esecuzione delle loro gag universali, adatti ad un pubblico di ogni età e di ogni estrazione sociale.