Uno tra i pianisti italiani oggi più in vista, interprete autorevole del grande repertorio ma anche di opere di autori meno frequentati: a loro dedica una ricerca attenta e rigorosa, dove spesso preferisce l'immersione nell'impresa di esecuzioni e registrazioni integrali piuttosto che una sporadica apparizione nei programmi dei suoi concerti.
Uno tra i più attivi e apprezzati strumentisti della produzione discografica contemporanea e nome noto alla critica internazionale: la sua vasta discografia conta attualmente più di trenta CD e spazia così da autori settecenteschi come Domenico Scarlatti - di cui ha registrato a Parigi le Sonate K1 - K120, edite da Dante -, Giovanni Benedetto Platti e Muzio Clementi - di cui ha inciso a Londra le Sonate -, a classici della statura di Liszt e Chopin, fino a protagonisti del Novecento come Prokof'ev.
L’attività di scoperta e ricerca
Tra gli autori moderni Grante guida la riscoperta di Leopold Godowski (1870-1938), pianista polacco naturalizzato statunitense: nel 1995 esegue la prima mondiale dei 53 Studi sugli Studi di Chopin al Festival di Newport e ha in corso l'incisione in USA di tutta l'opera per pianoforte.
Grante ha poi una particolare inclinazione per Busoni: è molto dedito alle sue composizioni, alla sua estetica, ha inciso opere per pianoforte e orchestra e molto altro, ed è considerato un suo interprete di riferimento.
Fra le "scoperte" di Carlo Grante c’è il compositore di origine parsi Kaikhoshru Sorabji (1892-1988), al quale si deve una pionieristica fusione di elementi orientali e occidentali nella scrittura della musica per pianoforte, di cui Grante ha eseguito ed inciso varie sue composizioni, fra cui, in prima mondiale a Chicago nel 2001, ”Opus Secretum”.
Con questo ampio bagaglio di interessi e di esperienze, Grante ha percorso un cammino che lo ha portato anche vicino alle espressioni della musica contemporanea. Numerosi ed importanti compositori hanno scritto per lui brani che sottolineano il virtuosismo dell'interprete, ma soprattutto la chiarezza nel modo di esporre i materiali musicali e l'ampia tavolozza di colori e timbri espressivi di cui dispone.
Fra le recenti produzioni discografiche figurano l’Opus triplex di Roman Vlad (a lui dedicata) e la Fantasia Contrappuntistica di Busoni, le opere per pianoforte orchestra di F. Schmidt (con l’Orchestra della Radio di Lipsia diretta da Fabio Luisi), il 5° volume dell’integrale di Godowsky.
Sue prossime pubblicazioni includono opere di Busoni, Rachmaninoff, le Sonate di Schumann, Brahms, Prokofieff; nel settembre prossimo inciderà con l’Orchestra dell’Accademia di S.Cecilia i concerti di Mozart K488, K449 e il K365 per due pianoforti, quest’ultimo con la sua giovane allieva Barbara Panzarella.
Attività concertistica
Si è esibito in importanti istituzioni concertistiche e sale di prestigio in Italia e all'estero: Londra, New York, Gewandhaus di Lipsia, Semperoper di Dresda, Konzerthaus di Vienna, Chicago, Roma, Milano, Hong Kong, Singapore, Hanoi, Zagabria, Bucarest, Lima, Rio de Janeiro, ai Festival di Vienna, Istanbul, Husum, Newport, , "Neuhaus" di Saratov, Miami, Tallin, Ravello, MDR Musiksommer, etc. con importanti orchestre, quali Royal Philharmonic di Londra, Chamber Orchestra of Europe, Staatskapelle Dresden, Wiener Symphoniker, Orchestra dell’Accademia di S.Cecilia, Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra della Radio-TV di Zagabria, MDR Leipzig, Cappella Istropolitana, etc.
Nelle recenti stagioni concertistiche Grante ha portato in giro un repertorio d'impressionante vastità e varietà: una ventina di diversi programmi per recital e varie opere per pianoforte e orchestra, come i due Concerti di Brahms, il secondo di Prokof'ev, il secondo di Bartok, il secondo di Medtner, il Concerto per pianoforte ed archi, il Concerto op. 39, la Fantasia indiana ed il Conzertstuck di Busoni, Le Notti sui giardini di Spagna di Falla, la Rapsodia in Blue di Gershwin, le Variazioni Concertanti di Franz Schmidt, etc.
Dicono di lui sulla stampa estera
Nel 1996, in occasione di due recitals a Londra la rivista Musical Opinion ha scritto: "I dischi di Grante avevano mostrato qualità sbalorditive... in seguito alle sue esecuzioni al vivo, ha poi dimostrato di essere il pianista di prim'ordine che i suoi dischi suggerivano. grande trionfo di virtuosismo pianistico. ipnotica bellezza di suono. "
E il Daily Telegraph ne esaltò "la tecnica sicura ed un malleabile controllo della sonorità pianistica"; in occasione di un'acclamatissima serie di sei recitals a New York, il New York Times ne scrisse: "Le sue prodezze vanno ben oltre velocità e abilità esecutive, non vi è solo colore attraente ma colore con un fine, differenziazione timbrica che chiarifica il tessuto sonoro. I passaggi difficili sono resi da non sembrar tali".
Nel 2001 ha tenuto una singolare serie di 3 recitals a Chicago, "Piano & Utopia", presentando importanti lavori del '900, alcuni a lui dedicati ("Grante fa parte di una manciata di pianisti in grado di compiere un'impresa del genere" - ChicagoTribune).
In un recente articolo, Harold Schonberg ha scritto di Grante: "Vero pianismo da virtuoso di classe, retto da una sonorità splendida".
Grante si è diplomato in pianoforte con Sergio Perticaroli al Conservatorio S. Cecilia di Roma, città in cui ha studiato composizione con Claudio Perugini. Negli USA prosegue gli studi di composizione con Ivan Davis e si laurea con Master's Degree all'Università di Miami, con Rudolf Firkusny alla Juilliard School di New York (Studi professionali post-laurea). Poi si trasferisce a Londra dove studia con Alice Kezeradze-Pogorelich.
Carlo Grante si è esibito per "I Concerti nel Parco" il 14 luglio 2007