Il lungo e felice percorso artistico che fa di Cristina Donà una delle voci più originali della scena musicale italiana, inizia nei primi anni novanta. Cristina, che ha contribuito a definire una nuova stagione del rock di matrice mediterranea, è una delle poche artiste italiane capaci di “rivaleggiare” con le grandi colleghe che all'estero hanno reinventato il modello di interprete e autrice. Sempre in grado di rinnovarsi, la Donà è divenuta prima punto di riferimento, poi figura ispiratrice per le nuove generazioni di musicisti italiani.


Grazie alle prime performance che la fecero conoscere per la sua voce unica, viene segnalata da Davide Sapienza (al tempo giornalista musicale ora noto scrittore) a Manuel Agnelli degli Afterhours: così nacque la collaborazione che porterà all'album di debutto “Tregua” (1997), da lui prodotto coinvolgendo musicisti di spicco della nuova scena musicale italiana di allora. I primi riconoscimenti non tardano: il pubblico la accoglie come un’ appassionante novità, la comunità musicale riconosce il suo esordio sorprendente, la critica le assegna la Targa Tenco per il miglior album di debutto.


Al concerto che la vede vincitrice del festival “Max Generation” conosce Robert Wyatt, che vota “Tregua” tra i suoi cinque album preferiti per l'influente mensile britannico “Mojo”. Finito il primo tour nazionale, Cristina completa il materiale che andrà a comporre l'album “Nido” (1999), dove ci sono collaborazioni importanti (Mauro Pagani, Morgan, Marco Parente e ancora la produzione di Agnelli) suggellate dal "grande uomo magico" Robert Wyatt che interviene in una delle canzoni più amate dal pubblico di Cristina: “Goccia”.


Con l'inizio del nuovo millennio Cristina esce dal suo “nido” grazie anche ad un numero sempre crescente di concerti, accompagnata dalla sua band con Cristiano Calcagnile alla batteria, Lorenzo Corti alla chitarra elettrica e al basso Marco Ferrara. Sempre dello stesso anno è il debutto in libreria con “Appena sotto le nuvole” (Mondadori). La Targa SIAE del Club Tenco (miglior artista emergente), chiude degnamente l'anno duemila. Il fatto saliente del 2001 è l'invito al Meltdown Festival, alla Royal Festival Hall di Londra: per la prima volta un artista italiano sale sul palco della manifestazione e qui Davey Ray Moor (fondatore dei Cousteau) la vede in azione e le propone una collaborazione. Quando Cristina, impegnata a rifinire le nuove canzoni, nel gennaio 2002 suona all’Eurosonic Festival di Groningen (Olanda), capisce che è tempo della sua prima produzione internazionale, viene spontaneo pensare a Moor. Grazie alla collaborazione un anno dopo arriva “Dove Sei Tu” (2003), registrato tra Italia ed Inghilterra. L'album entra in classifica grazie a tre singoli: “Triathlon”, remixato da Max Casacci dei Subsonica, va in alta rotazione su MTV.


Dopo un nuovo intenso periodo in tour con la band, il settembre 2004 vede uscire anche in Italia l’eponimo “Cristina Donà” (2004), album in inglese pubblicato in tutto il mondo da Rykodisc International. Billboard Europe parla di “produzione finalmente originale uscita dall'Italia”, il prestigioso Sunday Times, inserisce una canzone nel cd allegato al giornale accompagnata da una bellissima recensione, Mojo riconosce l'unicità di canzoni e testi. L'uscita dell'album è seguita da numerose date in Europa (Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Svezia, Belgio) e  all'utilizzo, da parte di un'azienda norvegese, di un suo brano per uno spot televisivo. Nello stesso anno partecipa ad A.C.A.U. La nostra meraviglia, primo album solista di Gianni Maroccolo (già bassista dei Litfiba e dei C.S.I), progetto che include artisti come Jovanotti, Agnelli, Consoli, Godano, Gazzé, Battiato, Renga, Pelù, Ferretti: la canzone che scrive a quattro mani con Maroccolo, “Meloria's Ballade”, diventa il singolo di lancio dell'album. Sempre nello stesso anno Cristina viene invitata a partecipare ad un progetto prestigioso che va sotto il nome di “Soupsongs”, dedicato alla musica di Robert Wyatt capitanato dalla trombonista, arrangiatrice Annie Whitehead e di cui fanno parte la straordinaria voce di Sarah-Jane Morris, e altri nomi prestigiosi della scena jazz inglese. A fine 2004 ritira il Premio Chatwin come artista nel mondo e la targa Siae e suona in Norvegia.


Al ritorno in Italia Cristina riprende ad esibirsi dal vivo e rivoluziona gli arrangiamenti dei suoi brani avvalendosi della collaborazione del polistrumentista Stefano Carrara, che affianca il batterista Cristiano Calcagnile.


Il nuovo corso musicale sfocia nello splendido tour teatrale “Il suono della Luce” nella primavera 2006, dove Cristina da sola sul palco “duetta” con le luci di Massimo Pozzoli, uno dei nostri light designer più stimati e di valore.


Da queste annate passate a sperimentare nascono i presupposti dell’album che segna il transito al futuro (anche discografico, dopo il passaggio alla Capitol/EMI): “La quinta stagione”(2007). Per questo nuovo lavoro Cristina sceglie un nuovo gruppo di musicisti di cui fa parte il batterista Piero Monterisi conosciuto durante una serata con la PFM per Buon Compleanno Faber dove la cantautrice ha l’onore di intonare due capolavori di Fabrizio De Andrè: “La canzone di Marinella” e “Princesa”. Scritto tra il 2006 e l'inizio del 2007 “La quinta Stagione” è prodotto da Peter Walsh (già produttore di Scott Walker, Peter Gabriel, Simple Minds, the Church, etc) che sintetizza i diversi stili musicali della Donà. L’album viene premiato come miglior album italiano del 2007 da Musica&Dischi, con un referendum tra oltre cento giornalisti. Dal vivo Cristina si avvale (oltre che di Piero Monterisi e Stefano Carrara) per la prima volta del bassista Emanuele Brignola che poi la seguirà sempre in tour negli anni successivi.


Nel marzo 2008 esce "Piccola faccia", che comprende alcuni dei brani più amati del repertorio di Cristina, con l’aggiunta di due affascinanti cover (“I’m in you” di Peter Frampton e “Sign your name” di Terence Trent D’Arby) riletti in chiave acustica. L'intento è quello di far conoscere al pubblico le sue canzoni in una veste più essenziale, una forma espressiva che la cantautrice milanese e i suoi fan, da sempre, amano molto. La nuova interpretazione chitarra-voce viene realizzata con la presenza del talentuoso chitarrista Francesco Garolfi e impreziosita dalla presenza di Giuliano Sangiorgi (Negramaro) nel brano “Settembre”.


Nell’estate 2010 Marco Paolini invita Cristina a impreziosire la performance di “Uomini e cani”, dedicato a Jack London, davanti a 4000 persone sotto la Presolana, la regina delle prealpi orobiche.


Il 2009 e 2010 sono anni in cui Cristina intreccia la sua vita artistica con l’esperienza della maternità. E’ l’inizio della collaborazione con Saverio Lanza, chitarrista e pianista, con il quale condivide, per la prima volta nella sua carriera, la composizione della parte musicale di tutti i suoi nuovi brani. Cristina vuole seguire una nuova rotta e con l’aiuto di Lanza, che ne firma anche la produzione artistica , approda ad un album musicalmente ricco e sfaccettato ma anche lieve e luminoso : “Torno a casa a piedi” (EMI music) 2011. Ne segue un tour importante, l’album è premiato da un amore sempre crescente del pubblico ed entra al n. 4 delle classifiche di download digitale e nei Top 10 degli album più venduti, anche grazie al notevole airplay ricevuto dal singolo Miracoli.


Il 7 luglio 2011 al Traffic Free Festival di Torino, Cristina ha l'onore di ospitare nella sua session il grande Francesco De Gregori che duetterà con lei sul singolo “Miracoli”. A sua volta De Gregori la ospiterà durante il suo concerto cantando insieme a lei svariati brani del suo repertorio. Tra queste il capolavoro “La donna cannone”, che De Gregori prima di allora non aveva mai cantato in duetto.


Nel 2012 Cristina partecipa con la canzone “Agnese” alla compilation Tributo a Ivan Graziani. Nel brano proposto la Donà suona con Saverio Lanza e riprende la collaborazione con Cristiano Calcagnile. Nel settembre 2012 il MEI Supersound di Faenza le conferisce il premio come miglior artista live. Alla fine dell’anno Cristina compone, sempre insieme a Saverio Lanza, “Come non mi hai visto mai” uno dei soli due inediti presenti in Irene Grandi & Stefano Bollani l’album omonimo di cover dei due artisti, uscito per Carosello Records.


In aprile “Universo”, uno dei brani più noti del suo repertorio, è incluso nella colonna sonora del film “Ci vediamo domani” con Enrico Brignano per la regia di Andrea Zaccariello (distribuito da Moviemax).


Nell’estate 2013 condivide il palco con l’attrice teatrale e cinematografica Isabella Ragonese per lo spettacolo “Italia Numbers”, spettacolo ideato dalla stessa Isabella, al quale seguiranno diverse repliche.


Per il Festival di Sanremo 2014 compone uno dei due brani presentati da Arisa, “Lentamente (Il primo che passa)”, scritto insieme a Saverio Lanza e Arisa stessa. La Donà firma inoltre altri tre brani per la cantante vincitrice del festival: “Dici che non mi trovi mai”, “Chissà cosa diresti” e “Se vedo te”, quest’ultima scelta da Arisa come title track dell’intero album.


Sempre nel 2014 partecipa alla riedizione dell'album “Hai paura del buio?” degli amici storici Afterhours, collaborando al rifacimento del brano “Televisione” in un bellissimo duetto con “the friendly ghost of Robert Wyatt.”


Dopo un lungo periodo di lavoro e di esplorazione introspettiva, Cristina riemerge nell’autunno dello stesso anno pubblicando “Così vicini”. Il nuovo album vede la luce a quasi quattro anni di distanza dal precedente, è composto da dieci nuove canzoni scritte insieme a Saverio Lanza che, come per il precedente “Torno a casa a piedi”, ne firmaanche la produzione artistica.


Discografia:


Tregua Mescal 1997


Nido Mescal 1999


Goccia (EP) Mescal 2000


Dove sei tu Mescal 2003


Nel mio giardino (EP) Mescal 2003


Triathlon (EP) Mescal 2003


Invisibile (EP) Mescal 2003


Cristina Donà Mescal/Rykodisc 2004


Invisibile Girl (EP) Mescal 2004


Triathlon “Uk version”(EP) Mescal 2005


La Quinta Stagione EMI 2007


Piccola Faccia EMI 2008


Torno a casa a Piedi EMI 2011


COSI’ VICINI QBL/Believe Rec. 2014

 

Cristina Donà
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