Agnese Valle, voce narrante, canto, clarinetto, pianoforte
Annalisa Baldi, chitarra elettrica e basso synth
Simone Ndiaye, basso synth e pianoforte
Luca Libonati, batteria, elettrica e tastiere
Pino Marino, Regia
Fabrizio Fratepietro, Direzione musicale
Chi è di scena
Salto nel buio
“La valigia dell’attore”
di Francesco De Gregori
L’Incontro
“Autogrill”
di Francesco Guccini
Pezzi di ricambio
“Baratto”
di Renato Zero
In un tempo migliore
“Telefonami tra vent’anni”
di Lucio Dalla
Il cuore d’appartamento
“Altrove”
di Morgan
La scelta
“Il testamento”
di Appino
Quello che non vedi
“Kurt Cobain”
di Brunori Sas
L’attesa e la pazienza
“La fioraia”
di Pino Marino
Ciò che resta
“Ragazzo mio”
di Luigi Tenco
I miei uomini è un’opera inedita di teatro canzone scritta e ideata da Agnese Valle, parte integrante e approdo di un progetto iniziato nel 2014.
Lo spettacolo, attraverso il testo e le canzoni che lo compongono, si struttura come percorso a capitoli di una narrazione amorosa. Allargando la più stretta visione di relazione di coppia, l’amore si fa attaccamento alla vita, accudimento, scelta, rinuncia, innamoramento istantaneo al bivio di una statale. I brani chiamati in causa sono opere di autori uomini, coloro che nel tempo hanno accompagnato il percorso della Valle come riferimenti di ascolto e modelli di scrittura, con cui lei stabilisce un incontro più o meno avvenuto, più o meno possibile per contemporaneità anagrafica, che però si fa realtà nella narrazione di palco, tracciando un filo narrativo parallelo su personalità e momenti salienti della storia della canzone italiana.
Da Tenco a Morgan, da Renato Zero a Brunori Sas passando per la Via Emilia di Guccini, le canzoni scelte superano il tempo, le mode, i generi trovando nuova vita e spesso visioni ribaltate in una reinterpretazione al femminile che non solo fornisce loro un nuovo sguardo, ma le riporta nel presente con una nuova veste.
Abbattuto il confine di una rappresentazione d’epoca, si rende universale la narrazione del sentimento amoroso, allargato e aggiornato a tutte le nuove declinazioni.