Daniele Orlando, violino
Federico Cardilli, violino
Paolo Castellitto, viola
Andrea Agostinelli, violoncello
Alessandro Schillaci, contrabbasso
Giampio Mastrangelo, flauto
Gennaro Spezza, clarinetto
Fabrizio Pettorelli, clarinetto
Raffaello Giardino, clarinetto basso
Spallati Pedro, sax tenore/soprano
Alessandro Silvestro, tromba
Luigi Ginesti, corno
Piergiorgio D’aprile, trombone
Giovanni Soricone, tuba
Mark Hamlyn, tastiere
Alessandro Ricci, percussioni
Gianni Maestrucci, percussioni
Arrangiamenti di Mark Hamlyn per 17 strumenti
Made in England 1973
I brani che costituiscono il programma, tutti presentati nel 1973 da gruppi rock inglesi, sono stati trascritti, su commissione dell’Officina Musicale dell’Aquila, dal compositore inglese Mark Hamlyn.
La versione trascritta per 16 strumenti di The Dark side of the moon dei Pink Floyd è stata eseguita il 29 gennaio 2012 presso il ridotto del Teatro Comunale della città.
La nostra curiosità, rispetto alla richiesta delle trascrizioni dei brani di Oldfield, dei Genesis, degli Who e dei Led Zeppelin, era rivolta al modo di sentire questa musica con un “suono classico” e di ricreare il linguaggio musicale presentato con strumenti, ad eccezione della batteria, prevalentemente usate nel repertorio della musica classica.
Abbiamo pensato quindi ad una trascrizione per orchestra (due violini, viola, violoncello, contrabasso, flauto, due clarinetti, clarinetto basso, sax tenore/soprano, corno, tromba, trombone , tuba, tastiere , e due percussionisti ) che hanno rigorosamente mantenuto tutte le componenti fondamentali dei brani (melodia, armonia e ritmo) dando alla musica, con questo organico, un colore completamente diverso, e mettendo in rilievo, cosa che non sempre risulta evidente all’ascolto nell’originale, le linee musicali più nascoste.
Programma
After the Ordeal, from Selling England by the pound (Genesis)
Rain Song, from Houses of the Holy (Led zeppelin)
The Rock, from Quadrophenia (The Who)
Versione per 14 musicisti: quintetto d'archi, flauto , sax soprano/tenore, tromba, corno, trombone, tuba, tastiere, batteria e vibrafono
The dark side of the moon (Pink Floyd)
Versione per 16 strumenti: quintetto d'archi, due clarinetti, clarinetto basso, sax soprano/tenore, tromba, corno, trombone, tuba, tastiere, batteria e vibrafono