Marina Cesari - sax e clarinetto
Pasquale Filastò - violoncello e chitarra
Andrea Avena - contrabbasso
Cristian Marini - batteria, percussioni, fisarmonica
Il Concerto in quintetto propone brani scritti per il cinema, il teatro, per concerto, rivisitati e riarrangiati da Nicola Piovani in versione da piccolo gruppo di solisti, fra i quali spicca innanzitutto il ruolo del pianoforte, suonato dall’autore.
Rispetto ai concerti di ampio organico orchestrale, il Concerto in quintetto è anche una riflessione intima e flessibile, un concerto che molto punta sulla cantabilità dei singoli strumenti, ma anche sulla duttilità ritmica di un organico agile, che permette all’invenzione solistica di rivelare lati nascosti fra le pieghe di partiture destinate all’origine a un repertorio corale, collettivo.
In questa serata spicca particolarmente il nuovo brano composto per l'occasione dal premio Oscar dal titolo "Ciliegine" e presentato in prima assoluta a Villa Pamphilj.
Prima dello spettacolo sono previste alcune attività collaterali a tema.
Programma
La voce della luna
Prima dello spettacolo sono previste alcune attività collaterali a tema.
Programma
Poeta delle ceneri
(su una poesia di Pier Paolo Pasolini)
Il pianino delle meraviglie
Caro Diario (adagio)
Ciliegine (prima esecuzione pubblica)
***
Suite De André
(Non al denaro, non all’amore né al cielo - Soria di un impiegato)
Annozero
La vita è bella
***
Il volo di Icaro
La cantata del fiore
***
La voce della luna
Ciliegine
fox-trot e valzer
Nel dicembre del 2011 ho scritto e registrato le musiche per La cerise sur la torte - titolo italiano Ciliegine.
È un film opera prima e, per il mio lavoro, le opere prime hanno avuto sempre un fascino particolare - ricordo fa gli altri il lavoro fatte con Tornatore, Luchetti, Greco, Hoursoglou, Cabiddu - perché l'incognita, l'innocenza e il rischio del primo debutto sono momenti di stimolo creativo.
È un film opera prima e, per il mio lavoro, le opere prime hanno avuto sempre un fascino particolare - ricordo fa gli altri il lavoro fatte con Tornatore, Luchetti, Greco, Hoursoglou, Cabiddu - perché l'incognita, l'innocenza e il rischio del primo debutto sono momenti di stimolo creativo.
In questo caso ho lavorato all'opera prima della regista Laura Morante, un'artista e una persona che conosco da anni e che ho sempre ammirato per il suo percorso di attrice. Mi ha chiesto, per il suo film, di tenere conto della categoria della leggerezza.
C'era, a volte succede, poco tempo a disposizione - per motivi tecnici, come si dice -, il film doveva uscire di lì a poco, e io allora mi sono tuffato nell'impresa, cercando di scrivere una partitura leggera, musiche che aiutassero il film a non prendersi troppo serio, a non drammatizzare neanche le lacrime, senza però ricorrere ai canoni della commedia comica, evitando il grottesco.
C'era, a volte succede, poco tempo a disposizione - per motivi tecnici, come si dice -, il film doveva uscire di lì a poco, e io allora mi sono tuffato nell'impresa, cercando di scrivere una partitura leggera, musiche che aiutassero il film a non prendersi troppo serio, a non drammatizzare neanche le lacrime, senza però ricorrere ai canoni della commedia comica, evitando il grottesco.
È stata un'esperienza artisticamente molto piacevole, tanto che noi musicisti del quintetto abbiamo deciso di mettere quella partitura in programma, riarrangiata in veste da concerto naturalmente.
Questa sera la eseguiremo per la prima volta in pubblico e, se andrà come spero, credo che resterà a lungo nel nostro repertorio.
Nicola Piovani