Adriana Calcanhotto
Davi Moraes, chitarra e percussioni
Alberto Continentino, basso
Domenico Lancelotti, batteria e percussioni
Lupicínio Rodrigues, uno degli autori più celebrati della musica brasileira, fu espulso giovanissimo dal collegio dove studiava, dopo appena una settimana di scuola. La ragione era che passava tutto il tempo in classe a suonare il tamburo e a cantare canzoni che nessuno capiva. Ma Lupicínio si difese dicendo che era ammalato: aveva contratto il batterio del samba, “o micróbio do samba”, che non lo avrebbe mai abbandonato e sarebbe cresciuto con lui.
Il contagio continua nel tempo: la nuova vittima è Adriana Calcanhotto che ha scelto proprio l’aneddoto narrato da Lupicínio Rodrigues per il titolo del suo nuovo cd.
“Non ho mai pensato al samba come se fosse un ritmo, una forma sonora; il samba è qualcosa di più potente che davvero contamina l’aria”, dice Adriana, “tutto quello che faccio, la mia musica, il mio sentire e percepire le cose, viene dal samba”. Ed ecco il nuovo cd, dodici samba scritti da Adriana in cui riverbera al meglio lo spirito e la ricerca sonora dell’artista brasiliana.
Guardando alla tradizione del samba, ai grandi autori dell’epoca d’ouro, Adriana regala ritmo ed emozione con una serie di brani incantatori, sviluppati in una preziosa intesa con i suoi accompagnatori, il chitarrista Davi Moraes, Alberto Continentino al contrabbasso e Domenico Lancelotti alla batteria e percussioni.
Delle dodici canzoni due erano già note attraverso le interpretazioni di Marisa Monte, “Vai Saber?”, e di Teresa Cristina e Marisa Monte, “Beijo Sem”, ma le nuove versioni incise da Adriana le illumina di nuove luce, ed il viaggio nel samba che inizia sul disco con “Eu Vivo A Sorrir”, dedicata al compositore Cartola, culmina nel finale di “Tá Na Minha Ora”, un omaggio alla scuola di samba Estação Primeira de Mangueira.
Tour estate 2011