Marco Fiorini, Biancamaria Rapaccini, violini
Davide Toso, viola
Alessandra Montani, violoncello
Note al programma
Il programma si apre con il quartetto in sol minore op.74 n°3 di Haydn soprannominato “il cavaliere” per l'andatura a briglia sciolta dell'ultimo trottante movimento.
Segue un vero capolavoro: Quartettsatz di Schubert, scritto nel 1820 e pubblicato postumo nel 1840, primo tempo di un quartetto rimasto incompleto. Il brano mantiene il fervore lirico del Forellenquintett che lo precede di un anno, corroborato dalle profonde e appassionate qualità della produzione liederistica di quegli anni. Il quartetto op. 13 composto nel 1827, due anni dopo la pubblicazione degli ultimi quartetti di Beethoven, e qualche mese dopo la sua morte, è un omaggio che Mendelssohn ha voluto fare al più grande e venerato compositore del suo tempo.
Attraverso scelte formali e non celate citazioni ( più volte riconosciuti nel primo movimento i debiti all'op. 32 e echi anche dell'op.95 nel tempo lento) Mendelssohn, con la raffinatezza e la compostezza che lo contraddistinguono, riesce a creare un'opera originale che con la frammentazione della forma convenzionale le frequenti visitazioni ai generi della fuga e della composizione solistica, sa interpretare e comprendere a fondo lo stile degli ultimi quartetti beethoveniani.
Programma
Franz Joseph Haydn
Quartetto op. 74 n. 3 in Sol min "Cavaliere"
- Allegro
- Largo assai
- Menuetto
- Allegro con brio
Franz Schubert
Quartettsatz D 703 in Do min
***
Felix Mendelssohn Bartholdy
Quartetto op 13 in La magg
- Adagio- Allegro vivace
- Adagio non lento
- Intermezzo - Allegro con moto - Allegro di molto
- Presto- Adagio non lento