Andrea Padova, pianista di formazione classica – noto al pubblico ed alla critica quale vincitore assoluto nel ‘95 del Primo del prestigioso J.S. Bach International Piano Competion ad Hannover – ha scoperto un paio di anni fa la sua vena di compositore, su sollecitazione di alcuni amici discografici americani, che gli hanno chiesto di scrivere qualcosa di contemporaneo “ ma non noioso...”.
Così Padova, a partire dal bagaglio sonoro di alcuni grandi artisti contemporanei che predilige - Evans, Brubeck, Glass, Sakamoto, Jarret - e senza rinnegare la propria formazione classica, ha tirato fuori Landscape in motion, presentato lo scorso anno alla Merkin Concert Hall di New York con straordinario successo e con cui ha vinto il Premio Le Veneri 2007.
Andrea Padova crea un linguaggio magicamente sospeso fra la bellezza cristallina della musica classica, l'energia del jazz e la spontaneità della musica contemporanea, uno spettacolo in cui esprime una sua propria cifra artistica del tutto particolare: non "scimmiotta” quella di altri colleghi quali Allevi o Einaudi pur collocandosi nella stessa traccia di pensiero.
Ha scritto di lui recentemente il Washington Post: “il pianista Andrea Padova trasforma i suoni in poesia. La sua virtuosità, amministrata con sensibilità, riecheggia in ogni battuta...”
Prima assoluta
Across the border line
Ryuichi Sakamoto
da BTTB
- Energy Flow
- Aqua
- Railroad Man
Andrea Padova
da Landscape in motion
- The woman being away
- Across the border line (to Bruce Springsteen)
- Aloneness (to Bill Evans)
- Highways (to Nick Drake)
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Philip Glass
The Poet Acts (The Hours)
Michael Nyman
da The Piano
The hearth asks pleasure first
Dave Brubeck
da Jazz Impressions of New York
Toki’s Theme
Andrea Padova
da Notes posted on the refrigerator
- A song is a song is a song
- Notes posted on the refrigerator
- Stream
- Dance-machine